Angeli dei Sette Chakra |
 Gli Angeli dei Chakra si rivolgono ad animi in cammino verso un sempre maggiore e consapevole equilibrio personale.
Donarsi o donare un angelo dei Chakra è un gesto colmo di simboli e significati.
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Nella “Antologia di Spoon River” Edgar Lee Masters esprime la grande capacità di dare spazio alle “anime” dei suoi versi facendole parlare da esseri umani, ancora sofferenti e innamorati della vita: lascia affiorare i loro rimpianti, come se ancora possano riuscire a dargli pace, e le verità che non sono stati in grado di far appartenere al tempo della loro vita terrena.
Nella coinvolgente ambientazione di Masters, in cui i personaggi riposano su una collina che sembra rassomigliare ad un purgatorio ipotetico, dove l’essenza dell’uomo prende coscienza delle proprie azioni e il singolo individuo ha ancora una possibilità di riscatto, di esultanza, o di accusa, ognuno degli abitanti di Spoon River si muove e respira come fosse ancora parte dell’umanità, come se ancora esista la sua piccola società e possa fuggire dalla persecuzione degli sbagli della propria vita rinfacciati dal sopraggiungere della morte, che quasi sempre sembra prematuro.
In questo modo Masters ricostruisce la forma di questo villaggio che non è nient’altro che l’immagine specchiata e ridotta dei vizi, delle debolezze e delle virtù del mondo intero, di ogni singola società, dove l’uomo, nel bene e nel male, altro non può essere che un uomo.
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C'è un personaggio dell’opera di Edgar Lee Masters da cui sono stato sempre attratto in maniera particolare leggendolo e avvertendolo come il cuore di Spoon River, come la pulsazione da cui ha origine ogni parola che Masters ha scritto; un direttore di orchestra i cui gesti, ricordi e parole, irradiano la lucentezza dell’istinto alla gioia per l’esistenza, travolgente e inevitabile solo attraverso la sua conoscenza, attraverso la conquista di se stessi. Il suo nome è ”Il suonatore Jones”, la voce che trascina tutta l’opera verso il suo centro, fino alla passione irrefrenabile, al fulcro della sua verità, colui che incarna la melodia che accompagna ogni silenzio e ogni verbo lasciato andare o trattenuto da ogni abitante del paese.
Così ha parlato il suonatore Jones:
La terra ti suscita
vibrazioni nel cuore: sei tu.
E se la gente sa che sai suonare,
suonare ti tocca, per tutta la vita.
Che cosa vedi, una messe di trifoglio?
O un largo prato tra te e il fiume?
Nella maliga è il vento; ti freghi le mani
perché i buoi saran pronti al mercato;
o ti accade di udire un fruscio di gonnelle
come al Boschetto quando ballano le ragazze.
Per Cooney potter una pila di polvere
o un vortice di foglie volevan dire siccità;
a me pareva fosse Sammy Testa- rossa
quando fa il passo sul motivo Toor-a-Loor.
Come potevo coltivare le mie terre,
- non parliamo d’ingrandirle -
con la ridda di corni, fagotti e ottavini
che cornacchie e pettirossi mi muovevano in testa,
e il cigolio di un molino a vento – solo questo?
Mai una volta diedi mani all’aratro,
che qualcuno non si fermasse nella strada
e mi chiamasse per un ballo o una merenda.
Finii con le stesse terre,
finii con un violino spaccato –
e un ridere rauco e ricordi,
e nemmeno un rimpianto.
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